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Gestione dello Sviluppo Urbano Sostenibile in America Latina ed il Caraibi

Il Contributo delle Reti di Conoscenza

"Iniziando il dialogo"

 Dr. Roberto Savio [1]
 Dr. Federico Burone [2]
 

A.

Globalizzazione e governabilitá locale

 

 

 

1.

Dopo una intensa applicazione di riforme strutturali e di nuove politiche economiche, le quali favoriscono la concorrenza e la partecipazione nei mercati globali, "ALC" ha avuto una crescita significativa nella sua economia. Nonostante, questa crescita, la regione non ha raggiunto un progresso rilevante nella riduzione delle ineguaglianze che derivano della distribuzione di risorse e di potere fra i membri della sua societá. All'oposto, la forte trasformazione delle fonti e le condizioni di impiego generate, ha superato le possibilitá di intervento degli Stati opponendo questi effetti per via dell' inversione pubblica, e hanno favorito una progressiva marginalizzazione sociale di importanti settori della popolazione.

 

 

 

2.

Questo aumento della popolazione che risulta emarginata dalla corrente di benefici che coadiuva l' apertura alla globalizzazione economica, si trova condizionata della conoscenza al bisogno di novitá nel disegno e nella modalitá di intervento delle istituzioni di governo. In questo modo, in questa ricerca di un nuovo scenario istituzionale che favorisca una governabilitá includente e di un modello di sviluppo giusto e sostenibile, le prove e le modifiche che sono spuntate dagli ambiti di intervento di immediato contatto con le persone, come é la gestione a livello locale hanno acquistato un ruolo significativo.

 

 

B.

Governabilitá locale in "ALC": opportunitá per il progresso sulla politica ambientale

 

 

 

3.

Una delle conseguenze dell' apertura verso la globalizzazione economica, é la conversione delle cittá di "ALC" in un forte concentratore di attivitá economiche e di una progressiva richiesta di servizi, infrastruttture e politiche per la scoperta e interventi innanzi a mancanze e vulnerabilitá sociali e ambientali trovate nel modello di sviluppo assimilato. La crescita delle cinte di povertá intorno alle cittá accompagna inoltre questo processo di concentrazione. La popolazione marginata dai cicli produttivi urbani e rurali si integra a questa condizione di povertá e si stabilisce in zone periferiche, impiegando le opportunitá di sopravvivenza che offrono le cittá.

 

 

 

4.

 In questo scenario di concentrazione di tensioni e di richieste di intervento per promuovere uno sviluppo sostenibile nelle aree urbane di "ALC", molte delle politiche di gestione e relazioni di responsabilitá istituzionali tradizionali sembrano insufficienti. Un fatto rilevante é la difficoltá nell' impiegare politiche effettive per il controllo del degrado ambientale a livello comunale.
Questa difficoltá di rispondere a una richiesta progressiva di intervento dall' ambito locale, rafforza la percezione nei diversi livelli di governo della complessitá dei problemi ambientali, e della loro natura intralciata nella problematica sociale, territoriale e istituzionale che si sviluppa a livello locale.

 

 

 

5.

Di conseguenza, le istituzioni vincolate alla gestione ambientale urbana aumentano progressivamente la richiesta di informazione intorno ad approssimazioni olistiche e partecipative che rendano facili i processi di formulazione e di valutazione delle sue decisioni, in modo che risultino tanto tecnicamente efficienti, quanto socialmente responsabili e legittimate.
In questo modo, la progressiva sensibilizzazione intorno alla politica ambientale, offre un importante "punto d' ingresso" per la sperimentazione e tirocinio intorno alle nuove forme di governo a livello locale. La adeguata gestione di questo ciclo di intervento, che inserisce la richiesta di informazione e conoscenze su esperienze comparabili, e il loro uso effettivo, con l'influenza dell'analisi e l'uso di politiche, rappresenta una delle sfide piú significative dentro il progresso verso una modalitá di governo sociale, economica e ambientalmente sostenibile in "ALC".

 

 

C.

La politica ambientale nella gestione dello sviluppo urbano in "ALC"

 

 

 

6.

I governi comunali e regionali di "ALC" si trovano nel punto di progredire nel disegno, esecuzione e valutazione di politiche per la gestione ambientale di sviluppo urbano. Una delle principali lezioni imparate da questo processo, é l'intensa richiesta di ricorsi finanziari e tecnici che esige l' attenzione di questa problematica, e l' impossibilitá di restringere gli interventi al semplice bisogno di piú ricorsi per agire meglio. In questo modo, la sfida dei gestori insieme alla societá civile sembra che si sposti rapidamente per garantire l'esistenza di spazi per pensare ed organizzare meglio i ricorsi; per immaginare ed impegnarsi con scenari alternativi; per potere catturare segni chiari di volontá politica e di protezione sociale.

 

 

 

7.

Dentro questi marchi di ricerca di cammini ai sensi del miglioramento della gestione della politica ambientale esistono alcuni aspetti che sono emersi come le vere difficoltá a livello regionale. In questo senso, si identifica il dibattito intorno alle capacitá dei governi locali per generare ed amministrare ingressi compensatori alla consegna di servizi e infrestrutture. Le discussioni si centrano maggioritariamente intorno alla non sostenibilitá del regime di trasferenze e di sussidi sulla base di ricorsi pubblici ogni giorno piú scarsi, ed il bisogno di migliorare le capacitá dei governi locali per l' applicazione del principio del "contaminatore che paga" per potere rispondere a una progressiva richiesta di interventi.
Di fronte a questo, e considerando il bisogno di contemplare la disuguale possibilitá di ogni localitá, cosí come l' aumento della concorrenza fra i centri locali per attrarre ricorsi economici, ha cominciato ad emergere la discussione intorno a d'un progresso armonizzato a livello nazionale e perfino dentro processi di integrazione regionale. In questo dibattito, la presenza di norme armonizzate si presenta anche come un fattore chiave per evitare gli enormi costi di conciliazioni che incidono nella gestione della politica ambientale. Il questionamento delle sue basi in ogni periodo di rinnovamento di autoritá, incide in una diminuzione di credibilitá del sistema.

 

 

 

8.

Un altro aspetto rilevante nell' applicazione di una politica ambientale integratrice, sembra essere la difficoltá per approffondire mezzi che abilitino a discutere e legittimare l'uso di ricorsi pubblici di fronte alla mancanza d' intendimento della cittá come un sistema, come un tutto. La preservazione degli spazi, per esempio, siano giá spazi verdi, spazi costieri, spazi litoranei, di uso agricola, dipende molte volte di inversioni di rigenerazione di infrastrutture o di promozione dell' integrazione sociale in ambiti non chiaramente vincolati dai cittadini con questi beni preziosi. In questo modo, la pianificazione tecnica dello sviluppo urbano sostenibile affronta la sfida della partecipazione sociale effettiva nel disegno, uso e monitoraggio delle sue azioni, facendo assunzione dei processi di dialogo, di conflitto e di costruzione di consenso, e oltrepassando modalitá di semplice comunicazione e informazione cittadina.

 

 

 

9.

In questo senso, la gestione della problematica ambientale vincolata alla progressiva presenza di stabilimenti informali e irregolari intorno alle cittá é uno dei ponti d' interesse centrale nella proiezione di un modello di sviluppo urbano sostenibile in "ALC". La consegna dei servizi basici (risanamento, acqua potabile, raccolta della spazzatura) possiede un ruolo critico nella funzione di governo di ridurre la povertá in sé stessa, e non solamente a livello delle sue conseguenze (sanitá, violenza, degradazione).
I governi locali hanno acquistato un ruolo chiave nell' integrazione dentro il provvedimento di servizi di meccanismi per il rafforzamento del dialogo della popolazione marginata in forma diretta o insieme a organizzazioni della societá civile.
Il miglioramento dell' autostima dei cittadini in queste condizioni é un fattore chiave per il cambio di scala nello scambio con istituzioni del governo e delle societá civile organizzata.
L'orientazione dei gruppi emarginati a trovare nuovi cammini a li effetti di miglioramento nei mezzi di vita é una delle piú grandi sfide che affronta la gestione integratrice e socialmente responsabile a livello locale. Nello stesso modo partecipar allo sviluppo di abilitá per la definizione di accordi con le ditte incaricate del provvedimento di servizi, siano le predette ditte nell' ambito pubblico o privato, stimolando la inversione solidaria e responsabile.
La transdisciplinarietá che coinvolge la gestione del governo e delle associazione con organizzazioni sociali di questo aspetto stabilisce uno dei grandi assi per la discussione intorno al miglioramento delle capacitá degli amministratori che incidono nella applicazione di politica ambientale negli stabilimenti irregolari delle cittá di "ALC".

 

 

 

10.

Tutti questi aspetti partecipano del progressivo bisogno di nuove reti di lavoro intorno al disegno, esecuzione e inseguimento di politica ambientale applicata alla gestione dello sviluppo urbano.

 

 

 

11.

In queste reti continua ad acquistare particolare importanza l' abilitazione di meccanismi per rendere piú facile l' influenza diretta dei settori marginati e con difficoltá di espressione nella definizione di politiche. Attraverso la partecipazione di questa popolazione, si riesce a capire la dinamica propria di situazioni di stabilimenti precari e di creazione di mercati informali vincolati ai servizi ambientali che affettano le decisioni di riordinamento dello sviluppo.

 

 

 

12.

I governi incaricati di promuovere la gestione di politica ambientale a livello locale hanno aumentato le loro facoltá come dirigenti nella convocazione a reti composte da cittadini, organizzazioni sociali, "ONGs", istituzioni di governo e ditte private.

Il bilancio di questi sforzi ha raccolto un effetto genuino nella sensibilitá e nella tolleranza all' inversione sociale; un effetto genuino nella critica sulla "visione unica" e nella valutazione del bisogno di riconsiderare intorno a che cosa e come fare gli interventi; un effetto genuino nella richiesta di una riflesione permanente e nella consolidazione di una comunitá di conoscenza intorno ai processi che rendano piú facile l'uso di soluzioni effettive. In questo modo, la gestione della politica ambientale in centri urbani affronta la sfida che presenta l'opportunitá di ampiare la visione e di intervenire dove fa bisogno facendo concordare metodi - e in modo flessibile - dove é necessario.

Egualmente, gli incaricati della gestione hanno cominciato a valutare positivamente l'opportunitá che offrono le nuove tecnologie per la riduzione dei costi dal momento in cui queste reti danno esito, e come possibilitá di creare e partecipare nei meccanismi fortemente attraenti per l'organizzazione della conoscenza sparsa.

 

 

D.

Articolare globalmente e attuare localmente: nuovo spazio per la cooperazione internazionale in "ALC"

 

 

 

13.

L'analisi dei predetti aspetti ha occupato il centro di diversi ambiti d' incontro regionale, dove si discutono i problemi che arrestano il cambio di scala nei processi che provano l' applicazione di politiche di gestione sostenibile a medio e lungo termine. Da una parte, partecipano al contributo della conoscenza scientifica insieme all' apertura di nuovi processi di partecipazione cittadina, i quali discutono le modalitá d' intervento preciso, seguono linee settoriali predeterminate.
A quanto precede viene sommato il cambio di percezione che si viene creando nella scena internazionale, intorno a come si puó progredire integrando la politica di gestione ambientale nell' agenda dello sviluppo sociale. La struttura delle istituzioni internazionali, la modalitá di progresso negli accordi, il ruolo e la forma di intervento dei paesi cooperanti impegnati con il progresso della politica di protezione ambientale, si trovano in un processo di trasformazione importante, cercando una maggiore influenza nella agenda degli ambiti di governo con migliore possibilitá di cambio e impatto sociale.

 

 

 

14.

Questo processo di trasformazione della cooperazione allo sviluppio sostenibile si nutre di una serie di elementi fra i quali risaltano: (i) le discussioni intorno a nuovi meccanismi che migliorino la governabilitá ambientale a livello globale ("World Environment Organization") (ii) la discussione intorno a che questo miglioramento della governabilitá delle strutture di azione a livello internazionale deve imparare dalla scala piú operativa dell'azione locale; (iii) la conoscenza a che l'interazione effettiva di questi livelli sia la chiave di un cambio nella politica che non si riuscirá con semplici modifiche nella struttura di conduzione, e, (VI) il bisogno di promuovere forme di coordinazione fra livelli di governo cosí come il ruolo catalizzatore dei livelli centrali e regionali rafforzando l' articolazione ordinata dell'azione comunale.

 

 

 

15.

In questo scenario di cambi nella scena internazionale e nella definizione delle politiche di cooperazione allo sviluppo, "ALC" si presenta come una regione caratterizzata dalla presenza di organizzazioni sociali solide, una struttura di reti matura, "I&C" in aumento dall' intervento della banca multilaterale in questo settore e con importanti sforzi di connettivitá alle nuove tecnologie dell' informazione. Egualmente, la cooperazione allo sviluppo identifica come fattore differenziale nella regione, la progressiva riconoscenza dei responsabili della conduzione di politiche del valore della societá organizzata e il contributo nella pianificazione ed esecuzione di programmi e progetti di sviluppo di centri di ricerca (accademia e "ONGs"). La valutazione di politiche dove hanno partecipato i centri di ricerca insieme al governo, dimostrano come la loro azione precoce nel disegno riesce ad influenzare aspetti tali come: quali sono le persone che possono avere impiego, chi puó fare uso dei ricorsi, come progredire e comunicare una inversione sociale legittimata nel provvedimento di infrastrutture e servizi.

 

 

 

16.

Di fronte a questo bisogno d' incorporare queste caratteristiche e di innovare nell' incidenza della cooperazione internazionale in "ALC", una delle sfide che affrontano le agenzie che si avvicinano con una prospettiva di coordinazione regionale si centra in: (i) in che modo favorire la diminuzione dei costi di conciliazione durante il disegno e la sperimentazione di politiche di protezione ambientale; (ii) in che modo favorire il progresso delle politiche che fanno uso intensivo delle conoscenze; (iii) in che modo favorire l'articolazione in reti di lavoro ed il flusso di conoscenze appropriate verso le richieste per la loro applicazione effettiva.

 

 

E.

Il contributo delle reti di conoscenze al rafforzamento istituzionale

 

 

 

17.

Le reti di conoscenze che operano dentro strutture formali possiedono un obiettivo generalmente centrato nella creazione e diffusione di conoscenze, pure nella identificazione dei segni per promuovere la loro adattazione di fronte alla richiesta di nuovi prodotti e di nuove forme d' impiego della conoscenza stimolando politiche.

In questo modo, le reti offrono non soltanto informazione che permette una gestione a tempo reale o una decisione informata sulla base della esperienza paragonabile, ma rendono facile anche l'influenza sulle politiche degli utenti per mezzo di un effetto di vincolo dei prodotti dell' informazione e degli scambi con una comunitá internazionale nella quale partecipa l'avallo dei gestori, dei tecnici e dei beneficiari diretti dei prodotti che vengono compartiti.

La rete rappresenta in questo modo uno strumento catalizzatore dello sviluppo di innovazioni istituzionali tanto nella struttura delle istituzioni di governo come nel resto degli utenti.

 

 

 

18.

Il Foro rappresenta un'opportunitá per analizzare sperienze, aspettative e opportunitá di promuovere l'uso di reti di conoscenze come uno strumento per il miglioramento della gestione ambientale dello sviluppo urbano in "ALC". Alcune delle domande intorno le quali discuteremmo, attraverso uno scambio franco e aperto, si centrano in:
Quali sono l'esperienze che dimostrano il valore delle reti di conoscenza nella gestione ambientale dello sviluppo urbano.
Quali sono le caratteristiche che deve possedere una rete di conoscenza per ottenere un vero effetto a livello della generazione o valutazione di politica.
Quali sono i benefici che possiede e come si puó complementare un "mercato di informazione" attraverso la inversione nello sviluppo di conoscenze, di capacitá istituzionali o di capacitazione agli effetti dell' uso degli stessi.
Quali sono i migliori meccanismi per misurare la richiesta e generare un' alternativa di programmazione della rete che continui la predetta richiesta in tempo reale.
Quali sono le opportunitá e come farle operative per creare un vincolo fra reti di lavoro che operano in "ALC" in questi temi con organizzazioni interessate di paesi cooperanti.
Come ottenere un bilancio di vincitore-vincitore fra la offerta e la richiesta di conoscenza nella gestione di una rete di conoscenze aperta e non chiusa agli interessi di una comunitá scentifica o di opinione.

   
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[1] Segretario Esecutivo del SID
[2] Direttore Esecutivo del SEMA/EMS


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