Madre Esmeralda VOCE DI DIO

1988

 

INDICE

- Tutti Figli senza distinzione 
- Un perdono prima di venire sulla Terra 
- Cielo, Universo, Cielo 
- Tutto disposto per questo Doloroso Compimento 
- In Cielo, insieme, tutti entreremo 
- Un Padre moltiplicato in Tutti e in tutto
- Il  Padre esausto per il dolore dei figli  
- Mai ho condannato un Figlio 
- Dal Cielo siamo venuti, in Cielo torneremo 
- L’infarto del Cielo

 

 

 

Messaggi Divini  -  41                                                                           2.1.1988

 

Tutti Figli senza distinzione

 

La mia Parola sempre piena di amore.
Condividendo in ogni figlio l’amarezza e il dolore.
Non sono il giudice,
ma il Padre che ama e comprende,
e quando qualcuno cade o si infanga,
cado e mi infango pure Io.
Non mi temete,
e dite ai miei figli
che le mie braccia sempre sono aperte,
dove ognuno troverà rifugio,
mai nessuno sarà appartato.
Se qualcuno si allontana da Me,
in silenzio vado insieme a mio figlio,
mai mi allontanerò da lui.
Stia dove stia,
Io pure sto.

Mio Signore, mi stai mostrando questo tuo Figlio, il Primogenito, Colui che sempre vedo che percorre i cammini cercando che tutti siano presenti e che tutti aderiscano al tuo corpo, perché tutti sono parte di Te stesso, come dici. E questo piccolo spazio che rimane su una gamba, Lui si colloca lì. Ed è la meraviglia:
non viene preceduto da gloria e splendore, viene con umiltà, e si colloca lì, in un posto qualsiasi, nella tua gamba.

Tutti sono miei figli,
senza distinzione.
A mia immagine e somiglianza li ho creati,
e così di luce come erano nel Cielo,
hanno lasciato lassù tutto lo splendore,
per venire sulla Terra
per condividere, per aiutare,
per indicare ai miei altri figli qual è il cammino
e trasformare le pietre come in cuori.
Benedetti ed abnegati,
conoscete la sofferenza,
sapete che cos’è il sentirsi appartati,
sapete pure del dolore

di coloro che si sono allontanati.
Stanno per aprirsi le porte dei nuovi Tempi.
Le frontiere già non esisteranno.
La Terra che ho promesso,
la Terra Promessa sarà per tutti i miei figli.
Avendo conosciuto il dolore,
ripeto,
così agli altri arriverete,
con una tenerezza,
con questo amore immenso,
e davanti ad ognuno vi sentirete straziare,
ma allo stesso tempo una dolcezza,
una pace nel vedere che basta un sorriso,
solamente una carezza,
solamente con il guardare,
come andrete riconfortando,
alleviando, recuperando
e formando grandi eserciti che vi seguiranno.
Così sarà la Terra Promessa.
E quelli che sono stati come dei lupi,
poi saranno come degli agnelli.
Non condanno i miei figli,
ma saranno trasformati.
Non sono un Dio distruttore,
ma il Padre che tutto trasforma.
Tutto è stato necessario.
Altrimenti perché Gesù doveva venire a passare un martirio?
Il suo sacrificio sarebbe stato invano.
E quando un figlio parte,
sempre è vicino a Me.
Nessuno ho allontanato.
E sempre nell’ultimo istante  c’è uno sguardo verso di Me.
E le mie braccia e il mio cuore aperti,
dove sempre il rifugio e l’amore,
insieme con il perdono troveranno.
Amen.

 

 

 

Messaggi Divini  -  42                                                                           5.2.1988

 

Un perdono prima di venire sulla Terra

 

Benedico ogni battito,
benedico ogni sguardo,
benedico la mano quando si estende
o quando rimane chiusa o nascosta,
e so il perché,
ma so pure  in che momento poi si aprirà.
Come Papà sto vicino ad ogni figlio.
L’aurora benedetta è vicina,
ma prima di questa vi sentirete già come bambini,
presi per mano,
cantando molto piano;
poi le voci aumenteranno,
fino ad arrivare ad una tale intensità,
intensità per l’amore,
affinché queste voci in un canto divino possano,
non solo andare per i cammini,
ma per i boschi di betulle,
tra le rocce,
tra le grandi rupi,
tra le montagne e nei mari.
Tutto trasformerete.
Non pensate in fattori negativi,
solo pensate che tutto è stato disposto nei Tempi.
Cosa ci fu di negativo nel mio Gesù per quel calvario?
Lui si era offerto;
e pure vi siete offerti voi,
benedetti,
teneri e adorati figli.
Benedetti perché siete d’eternità.
Benedetti perché con amore vi ho generati.
Benedetti perché mi avete riempito di felicità nel Cielo e pure qua. Perché,
nonostante il mio dolore,
sono felice di vedere l’immenso amore
che c’è in ognuno dei miei figli,
perché spogliandovi di tutta la divinità,
siete venuti per aiutare,

per condividere.
Tutto avete fatto per amore.
Pure nell’infangarvi,
pure se spingete un fratello o vi sentite spingere,
pure questo avete chiesto.
Il Cristo è alla vigilia del suo ritorno.
Il suo merito fu che voleva soffrire da solo.
Ma voi questo non lo avete permesso e avete detto:
“Ci offriamo anche noi.
Siamo un esercito sublime del Cielo.”
E sempre Io sono,
non il Capitano,
ma il Papà,
il Papà che vi accompagna,
il Papà che sa in quale momento
darà il fischio finale a questa partita che si sta disputando,
nella quale state rivaleggiando.
E poi, al fischio finale, che avrà vinto?
Tutti i miei figli,
perché avrete vinto per amore.
Vi darete l’abbraccio di questo trionfo,
perché non ci sarà nessuno che si senta battuto,
perché quegli altri fratelli,
davanti ai vostri piedi si stanno trascinando,
chiedendo perdono.
Perché voi avete sofferto tanto.
Come non perdonerete se già in precedenza l’avete fatto?
Prima di venire, prima di creare tutto questo,
già avevate perdonato.
Altrimenti perché vi sareste offerti?
Per condividere, per soffrire,
per accompagnare,
ma pure perché in voi c’era già un perdono.
E non dirò che il perdono è di eternità,
perché poi resterà nella dimenticanza
tutto questo che avete sofferto.
Amen.

 

 


Messaggi Divini  -  43                                                                         13.2.1988

 

Cielo, Universo, Cielo

 

La Colomba rappresenta lo Spirito Santo.
E ognuno di voi
come una particella di una piuma presto si sentirà,
perché riceverete da questo Spirito Santo
tutta la forza,
l’amore e il potere.
Spirito Santo che si trasforma.
In volo fino qui arrivò.
È la Colomba,
piccola e grande allo stesso tempo.
È la Madre Divina,
la Generatrice di amore.
E in ogni sua piuma ci sono innumerevoli rosari,
alcuni scuri per le amarezze,
per le suppliche strazianti dei figli,
altri luminosi per le azioni di grazia.
Ma i rosari non sono solo quelli delle preghiere,
ci sono pure quelli dei fatti di ogni giorno,
per il lavoro,
per le vicissitudini,
per le angosce,
per le preoccupazioni,
per i doveri che ognuno deve compiere.
E voi state in questi rosari,
perché siete grani uno dietro l’altro,
grani che continuano avanti,
come continuano i minuti di ogni giorno,
come si formano in ore,
come sono passati gli anni.
E lì sono impressi,
in questi innumerevoli rosari,
di ogni passo che avete dato nelle vostre vite.
Figli miei tanto amati,
sono il Dio e il Padre che vi creati.
Nel Cielo vi ho creati,
in ognuno di voi ho posto tutto il mio amore.
Poi, quello che già molti sanno.

Per questo tutti stiamo qui.
Come Dio e come Padre sto in ogni figlio;
e quando uno se ne va,
non resto con le braccia incrociate,
ma vado con ognuno.
E quando inciampate mi ferisco,
e quando piangete mi disintegro.
Ma tutto è necessario.
Arriviamo agli ultimi Tempi.
E così come cominciò,
si chiude il circolo della sofferenza,
per ritornare nuovamente al Regno dell’Amore.
E questo Universo che formammo,
sì figli miei tanto amati,
formammo, dentro il nostro Cielo,
questo Universo in Cielo un’altra volta si trasformerà.
Il tempo corre
ed è urgente che molti dei miei figli conoscano,
perché è in questo presente
che tutto il compimento si verificherà.
Questo Messia che un popolo aspetta,
questo Cristo che un altro popolo pure aspetta,
si sentiranno poi così uniti
perché riconosceranno nella stessa persona
Colui che tanto ansimavano,
e tutti lo potranno abbracciare.
E lì sarà l’unione perfetta e il sigillo della pace.
La Terra si disintegra?
Sì, in gran parte così sarà.
Ma non temete figli miei,
in ognuno Io sto,
e in voi per la forza,
per la potenza,
per questo potere divino di Cielo
che in ognuno farò sorgere,
come opera di questo amore.
Nessuno resterà fuori,
Io non ho una lista,
ma tutti sono miei figli
e tutti stanno nel mio cuore.
Il mio cuore come un nido di divinità.
A mia immagine e somiglianza vi ho creati,
vi ho creati pure nella divinità.
Miei benedetti, vi necessito tanto.
La vostra anima “presente!” ha detto già,

sì, come soldati di un esercito divino.
E con tutto il bene che farete,
la Terra trasformerete.
Questo paradiso che era annunciato,
così presto sarà la Terra.
Nessuno più soffrirà la fame nel mondo,
figli miei tanto amati,
e questo pane che chiedete nel “Padre Nostro”,
questo pane di ogni giorno,
alla portata di tutti i miei figli starà.
E nessuno ucciderà per mangiare.
Il bestiame potrà pascolare tranquillo.
E i pesci felici,
percorrendo i fiumi, gli oceani, i mari;
le acque si ritireranno,
e loro felici potranno stare
sapendo che nessuno li sterminerà
per potersi alimentare.
Gli uccelli voleranno felici.
I deserti si copriranno come i boschi più frondosi,
con i frutti come mai ci furono.
Nessuno, ripeto,
ucciderà per mangiare.
Mondo nuovo nel quale abiterete,
pur essendo la stessa Terra
e gli stessi corpi che avete adesso.
Lo prometto,
tutto sarà compiuto,
perché la grande opera del Cielo
trasformerà la Terra
nel sublime e aspettato Eden.
Amen.

 

 

 

Messaggi Divini  -  44                                                                         13.2.1988

 

Tutto disposto per questo Doloroso Compimento

 

Perché ho portato i miei angeli?
Per condividere con tutti.
Tutti stanno nella mia Benedizione,
quelli che stanno nei vostri cuori
e pure quelli che vi hanno diffamato.
Come quel Giuda dell’antichità,
l’avevo annunciato mille anni prima,
come potevo condannarlo?
E così Pilato, Erode e Caifa, ognuno nel proprio posto.
Come Padre non portavo uno per salvarlo
e altri per condannarli.
Li portavo per compiere.
Mio Figlio ha avuto bisogno di loro.
E le anime di queste persone chiedevano
e invocavano il mio Gesù:
“Perdonami se tanto ti ferisco,
perché non è questa la mia intenzione.”
E Lui rispondeva:
“Non inquietarti. Avanti a continuare,
perché tutto è stato disposto da Me  che mi sono offerto,
e voi vi siete offerti per questo doloroso compimento
e il Padre non condannerà nessuno.”
Pertanto figli miei, benedetti per sempre tutti siete.
La mia benedizione come Dio e come Padre mai vi mancherà.
E quando qualcuno cade e si ferisce,
Io mi ferisco molto di più.
Per ogni vostra lacrima,
Io ne verso dieci.
Ogni chiodo del mio Gesù,
in Me l’ ho moltiplicato per amore.
Molto presto da Lui avrete la parola ferma,
e non viene come un giudice.
E nemmeno Io sono giudice dei miei figli,
ma un Padre che vi ama
e nessuno mancherà nel mio Cielo.
Amen.


 

Messaggi Divini  -  45                                                                           5.3.1988

 

In Cielo, insieme, tutti entreremo

 

I miei figli sono titolari,
tra i miei figli non ci sono supplenti,
ma tutti insieme è urgente che trasmettano questo,
già che tutti si sentiranno parte del mio Essere.
In Cielo,
insieme, tutti entreremo;
nessuno porrà in anticipo il proprio piede,
ma ad uno stesso tempo,
in una unione di tale perfezione,
uniti a Me e nella grande gioia.
In questo momento,
la parte grande del Cielo è deserta.
Siamo distribuiti in tutto l’Universo,
la maggior parte nella grande sofferenza.
Però presto tutto tornerà ad essere Cielo.
Così come l’ ho promesso,
così tutto si verificherà.
Così cominciarono i tormenti
e così pure è la fine.
I figli in quello scontro,
e stanno tanto e tanto soffrendo
ed è per amore.
E adesso, benedetti figli, tanto amati,
una nuova parola qui dirò.
Quel calice sacro presto sarà elevato.
Si staccherà l’argilla che lo ricopre
e tutto l’Universo lo potrà vedere.
Il calice di quell’Ultima Cena,
in voi pongo adesso questa rivelazione,
presto sorge,
e non ci sarà un’altra cena,
ma sarà per tutti,
e berranno da uno stesso calice,
e non sarà del martirio ma della gloria totale.
Un’opera grande che presto sarà completata.
Amen.

 


Messaggi Divini  -  46                                                                         28.5.1988

 

Un Padre moltiplicato in Tutti e in tutto

 

La primavera sta per arrivare;
non la primavera del tempo,
ma la Primavera,
quella che ognuno sta aspettando,
nel proprio lavoro, nella propria famiglia,
nei propri sentimenti,
e questa Primavera che prometto,
come Dio e Padre la compirò.
Quante volte dite tante cose di Me,
che sono un orco,
che sono un giudice,
che sono vendicativo,
che tanti ho condannato:
è che ancora non mi conoscete figli miei,
non volevo il dolore in nessuno,
l’anima lo sa molto bene e presto darà,
nel momento opportuno,
al corpo tutta la conoscenza.
Non volevo il sacrificio di nessuno,
e avrei lasciato tutto nelle vostre mani,
miei benedetti,
che voi faceste del Cielo ciò che credevate necessario.
Però avete detto:
“Non si può continuare così.”
Vi ho creato con tanto amore,
ma non ho creato il dolore.
E lì iniziò,
in alcuni dei miei figli,
però mai censurerò,
ma pure in loro il dolore è stato così grande,
nel vedere la vostra offerta,
che per amore a loro
siete venuti in questo Tempio di Purificazione
come è la Terra.
Il vostro amore è immenso.
Mio Signore, torni a mostrarmi i tuoi angeli, il tuo Cielo, lì dove iniziò il dolore, quando quei figli si ribellarono. Quelli che  Tu  dici  che  hanno  sofferto

tanto attraverso i tempi nel comprendere come Tu sei venuto in tutti i tormenti di ognuno, come tutti i fratelli sono venuti ad accompagnarli, senza meritarlo, senza aver fatto nient’altro che amare e consacrarsi a tutti. Molti, mio Signore, hanno domandato come Tu, essendo Dio e conoscendo tutto, non sapevi che alcuni dei tuoi figli, dei tuoi angeli si sarebbero ribellati.

Avevano libero arbitrio,
tutto un Cielo Io ho dato loro,
tutto avrei dato,
incluso la mia stessa vita.
Ma Io nemmeno posso morire.
Sono il Creatore di tutto,
ma non ho creato il dolore.
E a causa di quella ribellione,
formammo l’Universo.
E siamo venuti in tutti i Tempi,
l’anima conosce ogni angolo di questo Universo.
Ma presto tornerete ai divini reincontri,
perché finisce la purificazione,
il dolore che si è vissuto attraverso i Tempi.

Mio Signore, stai mostrando rapidamente tutte le tappe, le tue prime lacrime nel Cielo, il tuo dolore straziante. Tu non sapevi ciò che era il soffrire e nemmeno i tuoi figli. Stai mostrando come tutti formarono, aiutarono, collaborarono a creare come Tempio di Purificazione non solo la Terra, ma l’intero Universo, come i piccoli pezzi di un grande apparato, del grande orologio dell’Universo, come Tu lo chiami, che sta per dare l’ora. E a cominciare di nuovo il divino.

Presto, miei benedetti,
starete in altri luoghi,
le frontiere non esisteranno,
Io non le ho create.
E andando per tanti luoghi,
tutte le lingue parlerete,
i dialetti, perfino i grugniti,
tutto riconoscerete.
Sono promesse
che non resteranno nella dimenticanza,
sono promesse che compirò.
Amen.


 

Messaggi Divini  -  47                                                                         12.6.1988

 

Il  Padre esausto per il dolore dei figli

 

Me ne vado
però allo stesso tempo resto,
perché sapete
che mai da nessuno mi allontanerò;
pertanto non è andare,
ma stare in ognuno,
perché dobbiamo continuare,
la vita così lo impone,
umanamente continuare,
nel lavoro,
nella famiglia,
nello studio e in tutto il resto.
Ma presto,
figli miei,
l’umano arriva alla sua fine
e comincia il divino
e per questo vi tengo qui.
Però non ho disposto che veniste
e lo sapete bene,
ma nel vostro amore,
siete stati la grande e divina offerta,
e sto desiderando,
lo dico come se fossi un papà umano,
che questo finisca,
ed Io so fino a che punto dobbiamo continuare.
Sono esausto di soffrire,
ma non per Me,
il mio dolore è per ognuno di voi.
Siete integranti della corona dell’alto e divino onore.
Pietre preziose,
sublimi,
divine.
Il rubino, come l’amore;
lo smeraldo, come la speranza che non appassirà;
gli zaffiri,
i diamanti,
 le perle,

i brillanti,
le acquemarine,
voi rappresentate tutte queste pietre preziose.
Da parte mia avrete tutto l’aiuto,
perché è necessario;
pure è necessario saper errare,
sapere sbagliarsi umanamente
per poter comprendere gli altri,
per non giudicare nessuno.
Sono Padre,
sono Dio,
sono Creatore,
sono Amore e sono pure sofferenza,
perché in ogni figlio sto soffrendo
e sono esausto.
Arriviamo agli Ultimi Tempi,
si sta compiendo
quello che mio Figlio Gesù annunciò,
e presto con Lui avrete la gloria.
Amen.

 

 

 

Messaggi Divini  -  48                                                                           6.8.1988

 

Mai ho condannato un Figlio

 

L’amore immenso che ho per ognuno dei miei figli,
presto sarà manifestato pure in ogni corpo,
perché l’anima invece lo sa molto bene.
Sono straziato da tanto soffrire,
già che in Me il dolore di ognuno ho moltiplicato.
Non sono un carnefice né un giudice,
mai ho condannato un figlio,
mai per la mia mente di Dio, di Dio Padre,
e sebbene parli come un papà umano,
mai per la mia mente di Dio Padre
ci fu l’idea di creare una prigione per nessuno,
già che l’inferno ognuno lo ha vissuto nei diversi tempi,
già che tutti passarono per dei terrori
e per degli indescrivibili dolori.
Sono il Padre che ama e comprende,
le mie braccia sempre sono aperte,
dove tutti i miei figli troveranno rifugio,
perché mai nessuno rifiuterò,
mai l’ ho fatto né lo farò.
Siete passati per immensi martirii,
la vostra anima li chiese e non soltanto una volta.
Beati, gloria a voi!
La mia gratitudine non ha limiti,
il Cielo, pur essendo immenso,
sembrerà piccolo perché non ci sarà capacità in esso
per tutta la gratitudine che ho per tutte le vostre offerte,
per tutti i vostri martirii,
per la vostra abnegazione,
per questo immenso sacrificio che avete realizzato per amore.
Gloria a voi, sì figli miei,
gloria per l’eternità,
perché presto vi sentirete nuovamente angeli,
angeli sulla Terra, angeli nello spazio,
angeli in questi corpi.
E presto in questi corpi inizierà a manifestarsi la divinità,
ma in voi sempre l’esempio di umiltà.
Amen.


 

Messaggi Divini  -  49                                                                           3.9.1988

 

Dal Cielo siamo venuti, in Cielo torneremo

 

L’Universo è stato formato dentro il Cielo,
ed è stato a vostra richiesta,
anime mie,
perché volevate aiutare
e per amore siete venuti a soffrire.
Per amore agli altri fratelli,
già che tutti volevate salvare.
La Terra è dentro il Cielo,
sebbene vi sentiate tante volte tradire e lapidare.
Non dimenticate,
duemila anni fa,
il vostro Fratello maggiore
quanto venne a soffrire per tutti i fratelli.
Ma il suo merito è stato
che voleva essere Lui solo a soffrire
e che nessuno sentisse
ciò che fosse il dolore.
Però voi,
angeli e offerte di Cielo,
avete voluto venire,
come umani,
per stare in tutti i tormenti
ed in tutte le situazioni.
Molto presto
di nuovo si trasformerà
tutto in Cielo,
ed il Cielo si sta preparando
per questo momento trionfale.
Tutto ho creato con infinito amore,
ho creato i miei figli
a mia immagine,
a mia somiglianza,
tutti sono parte del mio Essere
e nessuno dei miei figli mancherà.
Il dolore iniziò nel Cielo,
quando quei figli
si posero di fronte a Me,

come suole passare sulla Terra,
quando vogliono abbattere un governo,
però quei figli
stanno soffrendo immensamente,
in questo pentimento nel vedere i loro fratelli
in questo soffrire,
perché per amore li vennero ad accompagnare.
Con voi ho creato l’Universo,
non l’ ho fatto da solo il lavoro per espellere i miei figli,
Io non volevo in nessuno il dolore.
Non sono un orco
né un carnefice né un giudice,
ma il Padre che ama,
e presto,
con tutti i miei figli,
tornerò a sorridere.
Amen.

 

 

 

Messaggi Divini  -  50                                                                       10.12.1988

 

L’infarto del Cielo

 

Vi parlo come se foste dei bambini.
Vedete, piccoli miei?
Papà vi sta parlando,
così disegno questo cuore
ed il cuore lo potete contemplare.
Così era il nostro Cielo,
palpitava di felicità,
sentite i battiti del cuore?
Erano come campanelle di amore,
ed era musica,
ed erano canti ed erano risa,
tutto questo c’era nel cuore.
D’improvviso,
una fessura in esso,
pure il Cielo fece un infarto.

Mio Signore, mai hai parlato così.

Il cuore fece un infarto
e così cominciò il dolore.
C’era da suturarlo,
era un rammendo,
però continuava il dolore.
E si cercò una e un’altra volta,
la fessura aumentò,
si estendeva,
diventava più profonda.
Non si chiudeva.
E voi direte come Io,
avendo il potere come Dio,
non ho potuto impedire quel fatto.
Vi ho dato libero arbitrio,
non mi sono messo nella mente
di nessuno dei miei figli.
Vi ho fatti liberi,
creati a mia immagine e somiglianza.
Voi pure potevate creare,

eravate la cosa più pura,
però il cuore si ferì,
l’infarto che vi ho menzionato.
E poi siamo venuti tutti qua,
ma dove ci fu dolore,
luci sublimi da esso sorgeranno.
Tutto fu necessario,
ma Io non volevo questo.
Così voi vi siete offerti,
e lo avete fatto per amore.
Il mio Gesù, il primogenito,
non venne soltanto una volta,
ma è venuto in tutti i Tempi,
passò per tutto, come pure voi.
Voleva essere Lui solo a venire a soffrire.
Ma voi avete detto:
“Non possiamo permetterlo,
veniamo tutti.”
E così torneremo,
tutti insieme nello stesso momento,
già che tutti nella stessa misura,
in lunghezza,
in larghezza ed in profondità
avete sofferto,
anime mie.
Ed Io per alleviarvi
ed esservi di protezione,
ho caricato su di Me
gran parte del vostro dolore.
E se non l’avessi fatto,
non sarei vostro Padre,
sarei solamente un giudice
o uno spettatore in più,
vedendovi soffrire.
Amen.

 

 

 

1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993

1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003


BIENVENIDO VIDA MISION MENSAJES ARCHIVO INFORMACION