Madre Esmeralda VOCE DI DIO

1993

 

INDICE

- La Madre Divina come un tappeto e il Padre come uno zerbino
- Si avvicina una Pasqua Divina     
- Il potere dell’Amore    
- Nel Cielo vi siete offerti per Amore    
- È valsa la pena     
- Chi siete, perché siete venuti    
- Questo è l’ultimo vestito 
- La Terra ha l’anima  
- Il mio Cielo, il vostro Cielo  
- Il Treno della vita

 

 

 

 

Messaggi Divini  -  91                                                                         23.1.1993

 

La Madre Divina come un tappeto e il Padre come uno zerbino

 

Mio Signore, mi stai mostrando la Terra che gira e vedo molte colline. Vedo che iniziano a sorgere delle luci, sono tutte di colori meravigliosi ma predomina il verde, come che tutto si copre di un fogliame verde, il verde che rappresenta pure la speranza. E allo stesso tempo tutti i colori formano questo arcobaleno che annuncia il tempo buono per tutto l’Universo. Mio Signore, nella tua Benedizione pongo tutti i tuoi figli, con i loro dolori, con i loro drammi, con le loro paure. E Tu stai in ognuno e moltiplichi in Te il dolore di tutti.

I miei figli con i loro drammi,
con i loro tormenti,
ma presto questo mio cuore sarà contento
perché vedrà la felicità.
Il dolore scomparirà,
confidate che così tutto si compirà.
Siete angeli che siete venuti come umani,
ma presto vi sentirete con totale vitalità.
Il Cristo è alla vigilia del suo ritorno
e voi con Lui collaborerete.

Mio Signore, adesso vedo la Colomba, e vedo che si trasforma nella Madre Divina. Le sue ali sono meravigliose e le sue mani oggi hanno qualcosa di speciale. Le linee delle sue mani sono dei cammini e in questi cammini ci sono i suoi figli. E ci sono petali e ci sono piume e c’è dolcezza nelle mani. E l’aroma di questi petali vi avvolge tutti. E le sue ali le pone come dei tappeti. Si pone come un tappeto! E che i suoi figli salgano su questo tappeto. La Madre Divina come un tappeto …

Ed Io come uno zerbino.
Se la Madre Divina si pone come un tappeto,
che cosa posso fare di meno
se non pormi come uno zerbino.
Venite figli miei,
venite,
scuotetevi la polvere
 in Me,

pulite i vostri piedi
su di Me.
Sono un dolce zerbino
per i miei figli.
Non vi ho forse detto
che non sono un giudice?
Figli miei,
voi siete luci divine,
siete più luminosi dello stesso sole,
e il sole
si sentirà felice
nel ricevere la vostra luce.
Amen.

 


Messaggi Divini  -  92                                                                           1.4.1993

 

Si avvicina una Pasqua Divina

 

Si avvicina una Pasqua Divina,
una Pasqua per tutti i miei figli
e la Terra si scuoterà dall’emozione.
I doni che il Cristo porterà,
li porrà pure nelle vostre
e in tante altre mani,
e li distribuirete a tutti.
Non voglio essere Io
il Dio che si stia manifestando,
voglio che siate voi,
figli miei tanto amati,
che andiate con i vostri doni,
i doni dell’amore, della comprensione,
della speranza, della fede, della carità,
della consacrazione, della tenerezza,
dell’umiltà con la quale tutto realizzerete.
E in ognuno sempre sono stato, sto e starò.
Non sono né il carnefice né il giudice dei miei figli,
sono il Papà che vi ama immensamente
e presto avrete conoscenza di questo amore.
E se un figlio impugnasse un cannone
e mi potesse distruggere,
con ogni particella del mio Essere,
con ogni particella di ogni goccia di sangue,
bacerei le sue mani.
Solo nel Cielo potete comprendere
la grandiosità del mio Amore,
e l’amore vostro per i vostri fratelli.
Per loro vi siete consacrati,
per quei figli miei che volevano essere genitori,
e loro stessi chiesero che in voi
stesse la grande opera dell’Amore
che avvolgerà l’intero Universo.
Amen.


 

Messaggi Divini  -  93                                                                           9.4.1993

 

Il potere dell’Amore

 

Per il potere dell’Amore,
tutto si otterrà.
Voi siete alberi dai frutti divini,
frutti che sono i vostri sentimenti,
il frutto della tenerezza,
della comprensione,
della consacrazione d’amore,
consacrazione che però non sarà eterna,
perché il tempo della Creazione dell’Universo
è passeggero,
e poi sì,
il Cielo eterno,
il nostro Cielo al quale torneremo,
dove nessuno mancherà.
Anime gemelle avete chiesto,
le anime gemelle presto si reincontreranno,
quelle anime che pure si offrirono
per essere lontane le une dalle altre,
ma già iniziano i divini momenti
nei quali le anime si reincontreranno.
Anime gemelle di eternità,
per questo i miei figli
volevano essere genitori lassù,
perché sono anime gemelle del Cielo,
a nostra immagine e somiglianza
con la Madre Divina li abbiamo creati,
così sono tutti i figli.
Tutti nacquero dalla Madre Divina,
lassù fu il primo cullare,
lassù il primo battesimo,
lassù il vostro nome,
nome di Gloria nel Cielo,
che è iscritto
e mai si cancellerà.
Amen.


 

Messaggi Divini  -  94                                                                         29.5.1993

 

Nel Cielo vi siete offerti per Amore

 

Vi siete offerti nel venire a passare per tutti i momenti,
per tutti i tormenti, pure per martirii.
Siete stati amici e siete stati nemici,
siete stati positivi e siete stati negativi.
La vostra anima,
che si trova nel vostro corpo,
l’anima è eterna,
e il corpo
è il vestito con il quale l’anima si è vestita,
attraverso i Tempi,
in diversi momenti ha cambiato vestito,
ma l’anima sempre è la stessa,
quella che si offrì a soffrire in tutto,
nell’essere amica e nell’essere nemica.
Però nel Cielo tutti siete fratelli
e a livello di anima sempre vi state tendendo le mani,
chiudendo il grande abbraccio,
sebbene come umani vogliate compiere:
io ti odio … io ti amo … .
È così, il linguaggio umano
e il linguaggio divino allo stesso tempo,
vi ringraziate, vi offendete,
come in quel calvario,
quando quel Figlio mio si offrì per tutti,
perché voleva essere solo Lui a soffrire
e con tanto amore,
e necessitò dei suoi fratelli,
di colui che lo tradì,
di colui che lo consegnò,
di colui che lo inchiodò,
di tutti ebbe bisogno.
Se a livello di corpi questo fu orrendo,
a livello di anime era atroce lo strazio,
e sapevano che dovevano compiere.
Nessuno voleva fare quella parte insieme a Lui,
nessuno,
e tuttavia i miei figli dal Cielo si offrirono

per questo amore immenso,
come lo avete fatto pure voi.
Dopo tanto soffrire,
arriva il momento divino
e nei vostri corpi sentirete l’allegria di dire:
siamo arrivati alla fine del dolore,
adesso ci possiamo abbracciare,
già non ci saranno nemici,
non ci sarà niente di negativo,
ma infine la gloria,
il positivo,
tutti affratellati
in questi sentieri di tenerezza,
di comprensione,
di questa consacrazione
nella quale il dolore arriva alla sua fine,
per essere nuovamente consacrati
in questo Amore Divino come angeli,
presi per mano,
così il doppio abbraccio tra tutti,
e in queste braccia le mie,
come sempre,
non possono mancare.
Siete i miei figli e vi amo,
mai ho condannato nessuno, mai!
Se avessi condannato anche un solo figlio,
mi sentirei straziare.
Credetemi,
sì, è così,
non sono il carnefice
come in tanti momenti mi hanno presentato,
no!
E cambieranno molte delle parole
con le quali si è detto di Me
che sono un tiranno,
che sono in giudice.
Non sono un carnefice,
no tesori miei,
ma il Papà del Cielo
che tutti ama e comprende.
Amen.


 

Messaggi Divini  -  95                                                                           5.6.1993

 

È valsa la pena

 

Quante nuvole ci sono state,
però adesso esce il sole,
vi sentite rinnovare,
potete andare con sicurezza perché il cammino è illuminato.
È valsa la pena il vivere un inverno crudo
per apprezzare la primavera.
Per Me siete come bambini,
non importa l’età che abbiate.
In ogni essere c’è un angelo,
e ogni essere è un bambino
e ogni essere la luce irradierà.
E direte:
è valsa la pena tutto il sacrificio
e adesso comprendo
che è stato necessario vivere tanta amarezza,
perché com’è squisito il dolce che posso gustare.
Ma pure la dolcezza nel vostro guardare,
i vostri sguardi saranno come carezze e sarete corrisposti.
Quante volte con i miei figli mi sono sentito ferito,
e con colui che non ha una casa,
sto assieme a lui all’intemperie.
In altri momenti,
quest’anima con altri vestiti si rivestì,
per vivere e arrivare nell’ultimo tempo e dire:
tutti siamo passati per tutto.
Io non volevo il dolore nei miei figli.
Quando dicono che ho inviato il mio Gesù a soffrire,
come sono equivocati i miei figli.
Sono venuto con Lui, sono venuto pure con voi,
da prima della Creazione,
vi ho accompagnato nella vostra offerta,
nella vostra consacrazione.
È valsa la pena vivere questo olocausto,
olocausto che sta per finire
e poi tutti nell’eterna felicità.
Amen.


Messaggi Divini  -  96                                                                         19.6.1993

 

Chi siete, perché siete venuti

 

Figli miei, siete grazie immense,
venuti dal Cielo a passare in tutti i momenti,
per tutte le situazioni,
per tutti i tormenti;
siete grazie immense
e presto la Terra da voi pure le riceverà.
Non sono un carnefice né un giudice,
ma il Papà che sta insieme ad ognuno,
sono l’Essere che vi ama di più,
l’Essere che nel Cielo vi ha creati.
Sono moltiplicato per infinito amore,
mi trovo in tutti.
Sto in ogni luogo,
nel mare,
nelle barche che affondano,
in questi figli miei che muoiono,
e Io pure muoio con loro.
Sto in ognuno dei miei figli,
in quelli che muoiono nei bombardamenti,
di fame o di sete.
E loro pure furono grazie immense,
che per voi si offrirono.
Le vostre anime sono eterne,
si sono rivestite in tanti modi.
Però l’anima vive sempre,
perché l’anima
fu un angelo che uscì dal Cielo
per venire a condividere tutto,
per non essere giudice di nessun fratello.
E se nell’umano ci si scontra,
nel divino si chiedono perdono costantemente.
Vi siete offerti per amore,
vi siete consacrati,
e c’è l’ultimo atto,
l’ultimo passo,
il più amaro.
Ma non è in voi,

voi già lo avete dato in altri Tempi,
anime mie,
angeli divini,
particelle del mio cuore.
Sono Dio,
sono Padre,
non sono l’orco che divora i figli,
non sono il giudice che sta condannando,
ma il Padre che sempre vi sta abbracciando.
E colui che mi schiaffeggia,
la sua anima mi chiede con strazio perdono.
E dico:
continua, figlio,
se questo è il tuo compimento,
ma Io so che a livello di Cielo
ci unisce il più grande amore,
non mi sentirò male.
Così parlo ad ogni figlio,
come il Padre che sono.
Se non attuassi in questo modo,
non meriterei nemmeno di esistere,
né esistere un Cielo dove Io potessi stare.
Però non è così,
il Cielo è per tutti,
vi ho dato il potere,
la divinità,
siete stati fatti con Amore.
E attraverso le opere che presto realizzerete,
comprenderete chi siete,
perché siete venuti,
però in nessuno ci sarà orgoglio,
ma solo la tranquillità di sapere che l’opera
e il sacrificio non sono stati invano,
al contrario,
lo avete fatto per i vostri fratelli
affinché nessuno si potesse perdere.
Amen.

 

 

Messaggi Divini  -  97                                                                         21.6.1993

 

Questo è l’ultimo vestito

 

Le nuove norme, le ultime,
da Lui stesso presto le riceverete.
Non solo Lo riconoscerete,
ma avrete con Lui questo primo
e meraviglioso incontro in una grande stella.
Le stelle discenderanno alla Terra.
E i miei angeli vi inviteranno a salire in esse
e lì ci sarà il primo incontro
con il vostro Fratello maggiore,
questo Figlio mio
che non voleva il dolore in nessuno dei suoi fratelli,
ma soffrire Lui da solo per Amore a tutti,
e per Amore e consacrazione
voi pure avete voluto venire.
Le vostre anime sono eterne,
il corpo è stato il vestito del momento,
e questo è l’ultimo vestito che si pongono le vostre anime,
perché questo è il tempo meraviglioso,
il Tempo dei Tempi,
già che l’amarezza sarà trasformata in dolcezza.
Le ultime norme da Lui direttamente le riceverete.
E non ci saranno dubbi,
Lo incontrerete
e lì inizierà il grande giorno della Gloria,
perché lì comprenderete
che la Gloria non sarà solamente per voi,
ma per tutti,
perché nessuno lascerete da parte.
Incluso quelli che oggi considerate i più crudeli,
perfino loro cadranno in ginocchio
e correrete ad abbracciarli.
Così sarà in tutti e tra tutti.
Se fratelli contro fratelli si disse e si sta compiendo,
già non sarà fratelli contro fratelli,
ma fratelli con fratelli,
nel grande abbraccio che infine tutti unirà.
Amen.


Messaggi Divini  -  98                                                                         30.6.1993

 

La Terra ha l’anima

 

Qui sto di nuovo,
seduto in questo prato verde che rappresenta la speranza;
qui sto con i miei figli,
che molto presto si sentiranno come benedetti agnellini.
Perdono e dimenticanza avete detto;
quanti chiederanno perdono
e quanti che si sentiranno feriti,
già non si ricorderanno
e sarà per la forza dell’amore.
Questa è la dimenticanza,
dimenticherete le offese,
dimenticherete colui che tanto vi ha ferito,
per aprire le braccia e stringerli contro il cuore.
E questo perdono che sboccerà spontaneo in alcuni,
e altri diranno:
no, non mi chiedere perdono,
perché io pure ti ho ferito.
E lì pure sarà il simbolo benedetto della pace,
la pace che presto si stabilirà in ogni luogo,
perché infine non rimarrà luogo sulla Terra
che non senta questa tanto desiderata pace.
La Terra è come un cuore pieno d’amore,
la Terra che tante volte ha gemito,
per terremoti, per i cataclismi, per le guerre,
per i fiumi di sangue che in essa sono corsi.
Tutto questo la Terra lo ha sentito,
la Terra ha l’anima
perché ha pure delle vostre particelle.
Perché si dice in quel simbolo che l’uomo fu fatto di terra?
Perché nell’uscire tutti insieme dal nostro Cielo,
tutti presero questa piccola porzione
e all’istante i loro corpi formarono,
e all’istante si identificarono per quello che vennero,
per la totale consacrazione.
Ma nel nostro Cielo presto torneremo,
tutti insieme, non mancherà nessuno dei miei figli.
Amen.


Messaggi Divini  -  99                                                                           1.7.1993

 

Il mio Cielo, il vostro Cielo

 

Come fedeli servitori che dal Cielo siete venuti,
come fedeli servitori che per i fratelli avete sofferto,
così vi trovate nei cammini.
Siete la speranza di tanti,
siete la fede che alzerete come uno stendardo,
e non ci saranno venti che possano abbatterlo.
Le frontiere passerete
e non avrete bisogno di documenti,
andrete in altri luoghi,
si uniranno infine i miei figli.
Quando il mio Gesù annunciò fratelli contro fratelli,
nell’umano si sta compiendo.
Ma già non ci saranno lotte,
non ci saranno combattimenti,
cristiani e musulmani,
palestinesi e giudei,
cattolici ed evangelici,
e nelle famiglie.
Sarà l’abbraccio divino
e le mie braccia in quelle di tutti saranno.
Vi benedico con l’amore più grande
con il quale ognuno nel mio Cielo ho creato.
E nel dire è il mio Cielo,
il mio Cielo che vi ho offerto,
e passò ad essere il vostro Cielo
e tornerete un’altra volta lì,
a cantare, a ridere
e mai più ci saranno discrepanze.
E quella che c’è stata,
è stata perfino necessaria.
Sì, figlioletti,
Io non me l’ero proposta
e ho dato libertà ai miei figli,
ho dato loro libero arbitrio,
ho dato loro tutto questo Cielo da usufruire.
Quelli volevano essere genitori,
e qui tutto si verificò.

Padri e madri in tutti i Tempi,
ed Io, essendo il Padre,
mi sono fatto figlio dei miei figli pure,
perché dovevo pure dare esempio,
esempio di sottomissione.
Vi benedico, parti divine.
Vi benedico, angeli.
Vi benedico, luci potenti.
Vi benedico, forza immensa.
Vi benedico, fedeli servitori
e non per una sola volta.
Tutto questo siete ognuno di voi,
tutto questo e molto di più,
tutto questo nel perfetto e nel puro.
L’anima mai si è contaminata.
E se siete caduti nel fango,
con ogni figlio Io pure sono caduto,
infangandomi fuori e dentro,
però mai nessun figlio ho allontanato da Me,
al contrario,
sprofondati nel fango,
molto abbracciati,
baciandolo e dicendogli:
come non devo benedirti
se perfino per questo ti sei offerto,
come non ti devo amare
se per amore sei venuto qua.
Anime mie, piccoli e grandi pure,
piccoli nella parte umana
e grandi come gli angeli che siete
e che molto presto
tutti allo stesso tempo tornerete ad essere.
E non ci sono diversi Cieli,
non ci sono scalini,
no figli miei,
siete tutti miei figli,
senza gerarchie,
tutti in uno stesso livello.
Insieme siamo usciti
e insieme torneremo.
Amen.

 


Messaggi Divini  -  100                                                                     20.12.1993

 

Il Treno della vita

 

Mio Signore, mi stai mostrando un treno molto lungo che arriva ad una stazione. Quale stazione è?

È la stazione finale.
Il treno ha percorso tante rotaie di dolore,
tante di incomprensione,
in ogni vagone si può comprovare
tutto quello che i miei figli hanno sofferto,
e siete passati per tutti i vagoni di questo treno
che è stato così oscuro.
Il vagone della intolleranza,
del disamore,
il vagone della solitudine,
della inquietudine,
della sete di sentirsi comprendere,
della sete di un po’ d’amore.
Questo vagone,
questo così nero,
in questo c’è il più indescrivibile dolore,
lì ci sono le persone
che hanno perduto non solo un figlio,
non solo un padre o una madre,
hanno perduto pure molto di più,
perché hanno perduto perfino la fede in Me,
che sono il loro Dio,
il loro Padre,
il loro Creatore.

Mio Signore, adesso vedo che tutti i vagoni risplendono. Era la stazione finale, ma le rotaie continuano.

Si aprono le nuove porte
e allora sì,
tra i miei figli ci sarà quella cosa meravigliosa
e solo guarderete il buono che c’è in ogni persona,
e potrete vedere che si sono consacrati e direte:
tu eri un angelo lassù

e sei venuto a soffrire tanto,
tu pure hai percorso tutti i vagoni di questo treno
che in certi momenti sembrava di fantasmi.
Non temete anime mie,
questo treno continua la sua marcia
e questo tutù, tutù, tutù, tutù,
sarà come una musica divina
e questa campana talan, talan, talan, talan,
sarà come una chiamata
a quanti nelle diverse stazioni
stanno aspettando questo treno.
Questo treno
dove vanno i vagoni della comprensione,
della misericordia,
della pace,
della gloria,
e quest’ultimo vagone
si scuoterà di emozione  e felicità.
Il treno lo avete fabbricato voi stessi,
prima di venire dal Cielo;
questo treno l’avete costruito voi,
per viaggiare in tutti i vagoni
fino ad arrivare a questi momenti.
Tesori miei,
come posso staccarmi da un figlio,
siete delle pietre preziose,
ma pure siete angeli di luce,
di amore,
di totale consacrazione.
E a tutti offrirete la speranza,
la fede,
la tenerezza,
la comprensione.
Così voi siete,
sebbene molte volte vi siete sentiti schiaffeggiare,
voi pure bacerete le mani,
perché la giustizia divina è amare colui che ti ama
e pure colui che non ti ama,
che se non ti ama nel corpo,
l’anima ti sta chiedendo perdono straziantemente,
perché l’anima ti adora,
come Io adoro i miei figli.
Amen.

 

 

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